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"L'uomo libero è colui che ha molti obblighi verso gli altri, verso la città e verso il luogo in cui vive" (M. Benasayag)

martedì 22 dicembre 2015

LAUDATOsì


«Laudato si’, mi’ Signore», cantava san Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: «Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba».



LETTERA ENCICLICA
LAUDATO SI’
DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
SULLA CURA DELLA CASA COMUNE

 

Niente di questo mondo ci risulta indifferente.


Uniti da una stessa preoccupazione.

VOGLIAMOunaSCUOLAcolorata



Si va bene a scuola se l'aula è colorata e bella!




E' il risultato di uno studio condotto dall'Università di Salford, Manchester, in 153 aule di 27 scuole elementari. Dall'indagine emerge che il rendimento degli studenti migliora siginificativamente se studiano in una classe bella, vivibile e colorata. Se l'aula è dotata di arredi adatti alle esigenze degli studenti, se la luce è naturale grazie alla presenza di finestre grandi e vi sono colori tenui, l'ambiente influenza positivamente l'apprendimento degli alunni fino al 16% in più. Il professor Barrett, che ha condotto lo studio, afferma che "basta poco per trasformare un'aula e fare la differenza nell'apprendimento delle materie". Con pochi accorgimenti si può trasformare un'aula "meno efficace" in una "più efficace". Inoltre Barrett spiega che nella fascia d'età tra i 6 ed i 10 anni "l'aula è in assoluto il luogo più importante"

Se la classe è bella, si impara di più
 
 
Uno studio inglese scopre che il rendimento degli alunni delle elementari migliora significativamente se l'aula in cui studiano è bella, vivibile e colorata. Sì a grandi finestre e tinte neutre, no a lavagne enormi ed eccessive stimolazioni visive. 

 
Luce naturale, temperatura gradevole, aria pulita e colori che accarezzano gli occhi: sono questi gli elementi di una classe scolastica in grado di influenzare positivamente il rendimento degli alunni, migliorandolo fino al 16% in più in un solo anno. E' quanto emerge da un documentato studio pubblicato dall'università Salford di Manchester e finanziato dal Consiglio nazionale delle ricerche in ambito ingegneristico e fisico (Epsrc), che ha preso in esame ben 153 aule in 27 scuole, oltre al relativo andamento scolastico dei 3.766 bambini che le frequentano. I ricercatori hanno quindi concluso che un “alunno medio” potrebbe migliorare le proprie performance di 1,3 sottolivelli – i gradi di valutazione secondo il sistema inglese – passando dall'aula “meno efficace” a quella “più efficace”. Ogni anno, in base alle tabelle ministeriali ciascun allievo dovrebbe superare in media 2 sottolivelli. Il rendimento medio nelle materie di studio, inoltre, potrebbe salire del 16% l'anno.

 
Un incremento significativo, che secondo il professore che ha condotto lo studio, Peter Barrett, si può raggiungere con pochi, semplici accorgimenti: “Basta poco per trasformare un'aula e fare davvero la differenza nell'apprendimento di tutte le materie”, ha osservato Barrett. “Gli elementi più importanti riguardano la luce, che dovrebbe essere il più possibile naturale, la temperatura, che deve essere gradevole ma non troppo calda, e i colori delle pareti, che dovrebbero essere neutri, con qualche punto di colore più vivace qua e là”. Attenzione anche ai frequenti cambi d'aria, per ossigenare la classe, al rumore – da ridurre al minimo -, alla densità – no alle aule-pollaio - e a un adeguato livello di stimolazione, che non deve mai essere eccessiva: le lavagne multimediali, per esempio, non dovrebbero essere eccessivamente grandi né collocate troppo in alto, e tassativamente appese a pareti dai colori tenui. Il team di ricercatori ha preso in esame anche le strutture scolastiche esterne alla classe, sottolineando l'utilità di percorsi guidati e facili da seguire per spostarsi da un corridoio o da un ambiente all'altro, ma il professor Barrett ha osservato che nella fascia d'età 6-10 anni, oggetto dello studio, “l'aula è in assoluto il luogo più importante. I bambini la percepiscono come il loro mondo, quindi occorre concentrarsi su di essa”.