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"L'uomo libero è colui che ha molti obblighi verso gli altri, verso la città e verso il luogo in cui vive" (M. Benasayag)

mercoledì 3 febbraio 2016

LAscuolaCHEvorreiSItrovaINfinlandia


Scuola finlandese: Ecco Perché è la Migliore

Negli ultimi anni si è molto parlato della scuola Finlandese come la migliore, questo perché dai test Pisa (Programme for international study assessment) che servono a valutare la preparazione degli studenti, è emerso che i finlandesi sono gli studenti migliori, i più preparati in lingua, matematica e scienze, mentre gli italiani si sono posizionati decisamente più in basso mostrando dati pressoché allarmanti: uno studente su quattro non capisce ciò che legge e ad uno studente su due mancano le nozioni base di matematica. Parliamo di uno studio condotto su 400mila studenti di 57 paesi differenti.

Italia: Matematica 27 posto; Lettura: 24 posto; Scienze 26 posto

Ma come funziona la scuola finlandese?

Omogeneità educativa prima di tutto, quasi tutti i bambini vanno all’asilo e poi a scuola nello stesso distretto, coltivando da subito autoriflessione, senso di responsabilità, empatia e collaborazione, la base ideale per un buon apprendimento.
La scuola comincia a 7 anni e quasi tutti la terminano a 16 anni, comincia quindi ad un età dove i bambini sono già più maturi, riescono ad avere un livello di concentrazione migliore e hanno avuto più tempo da dedicare al gioco.
L’insegnante deve capire l’alunno, per questo motivo in ogni scuola finlandese collaborano insegnanti e psicologi per valutare le diverse attitudini degli studenti e aiutarli al meglio per arrivare all’obiettivo.
Come dicevo in precedenza gli insegnanti sono molto preparati, una volta selezionati i migliori, vengono formati per 5 anni, fanno 120 ore di praticantato e un semestre sotto un tutor durante il primi 3 anni di insegnamento. Gli insegnanti devono saper far divertire i ragazzi, catturare la loro attenzione e farli imparare, non è semplice entrare a far parte della categoria degli insegnanti in Finlandia, nel 2005 solo 292 insegnanti su 4.500 candidati sono stati selezionati per accedere alla formazione per poter poi insegnare.
Fino ai 13 anni non ci sono voti e le interrogazioni servono per imparare e non per valutare, tutti possono imparare a leggere, scrivere e contare senza subire umiliazioni, proprio come imparano a camminare correre e parlare.
A scuola si impara facendo, sperimentando con 44 sistemi sensoriali.
Quindi i finlandesi sono migliori di noi? No, semplicemente hanno un diverso approccio alla scuola, che purtroppo in Italia è difficile da implementare ma non impossibile, la scuola finlandese è gestita dalle autorità locali mentre in Italia è un organo statale: si potrebbe iniziare da qui per un diverso approccio alla scolarizzazione.

Io mi sento a casa in una scuola dove, appena entri, a destra l’appendi casco e soprabito e di fronte trovi le poltrone e un tavolinetto verso la vetrata. E questa è una scuola. Finlandese”.


 
 

martedì 19 gennaio 2016

ILducaBIANCO



David Bowie, pseudonimo di David Robert Jones


Londra, 8 gennaio 1947 – New York, 10 gennaio 2016


Talvolta non capisci il vero valore di un momento finché non diventa ricordo.
Iman, moglie di David Bowie


Innamorato di Firenze
Il concerto "GLASS SPIDER TOUR"

Firenze, 10 giugno 1987

Il Matrimonio
Firenze, 06 giugno 1992

DAVID
Figura carismatica e poliedrica, trasformista e provocatoria, David Bowie è unico non solo in senso strettamente musicale, ma anche per il modo di proporsi sul palco, per l'uso della teatralità e dell'artificio e per l'abilità di mescolare influenze musicali, visive e narrative molto diverse: dal teatro giapponese ai fumetti, dalla fantascienza al mimo, dal cabaret a Burroughs. Incide il primo disco nel 1964 e vive per tre anni nel giro dei piccoli gruppi. La popolarità arriva, inaspettata, col singolo "Space Oddity", canzone di fantascienza dall'arrangiamento vagamente psichedelico. La sua vera carriera inizia con l'album "Hunky dory" del 1971 (undici mesi prima c'era stato "The man who sold the world" ma l'anno del trionfo è il successivo, quello dell'album "Ziggy Stardust", costellato da brani come "Rock'n'roll suicide", "Starman", "Suffragette city" o "Five years"). In Gran Bretagna l'album arriva al quinto posto delle classifiche.


Nella storia della musica pop
"Aladdin sane" (aprile 1973) è invece album di transizione, giudicato da alcuni un po' sottotono anche se impreziosito da brani come "Panic in Detroit", "The Jean genie" e la splendida "Time". Nello stesso anno esce anche "Pin-ups", un album di covers. Nel maggio 1974 il primo dei cambiamenti, quello dell'epico "Diamond dogs", album futuribile e decadente, punteggiato da apocalittiche visioni post-nucleari e ispirato al romanzo "1984" di George Orwell. Memorabili la title-track, "Rebel rebel", "Rock'n'roll with me" e "1984". Dopo un "David live", Bowie passa nel maggio 1975 a "Young Americans", altro cambiamento. E un altro ancora, con l'epico "Low", lo aspetta nel gennaio 1977. A metà del periodo d'oro del punk (estate 1976 - estate 1977) David Bowie esce infatti con un album elettronico, cupo, registrato a Berlino, fratturato, ambientale prima che il termine diventasse in uso vent'anni dopo. "Low", a detta della critica più accreditata, rimane forse il suo ultimo lavoro d'importanza centrale con canzoni come "Be my wife", "Speed of life" o "Always crashing in the same car" a fare da colonne portanti. Il difficile lavoro, non certo alla portata di tutte le orecchie, guadagna comunque il secondo posto in Inghilterra. Il successivo "Heroes", giocato sulle stesse atmosfere ma meno claustrofobico, è un grande successo. Ormai è considerato un maestro del genere e un nome sicuro su cui puntare per ottenere successi con il marchio della qualità. Anche se alcuni suoi lavori successivi (ad esempio "Let's dance") venderanno ancora meglio di "Heroes", la parabola discendente è, secondo alcuni (fra cui si contano i fan più incalliti), ormai tracciata. La svolta di Bowie verso la dance, verso la musica commerciale, vista come il fumo negli occhi dai fan storici, sembra irreversibile. La parentesi "Tin machine", ovvero il gruppo in cui Dave Jones dichiara di volersi esibire per tutta la vita, esordisce in maniera promettente, ma viene archiviata circa tre anni dopo. "Earthling", con deviazioni "jungle" e suoni di tendenza, pur con buone recensioni fallisce il tentativo di riportarlo tra gli artisti più apprezzati dal pubblico. Il decennio discografico si conclude positivamente con l'album "Hours", un rassicurante ritorno alla canzone nel suo stile più classico. Il nuovo millennio è rappresentato invece da "Heathen", lavoro del 2002 del "Duca bianco" (così viene chiamato spesso il cantante, per via del suo portamento elegante e distaccato).


David Bowie al cinema
Il poliedrico David Bowie si è inoltre distinto per le sue positive partecipazioni in diverse opere cinematografiche, come ad esempio "L' ultima tentazione di Cristo" (1988) del maestro Martin Scorsese, con Willem Dafoe e Harvey Keitel. Nel 2006 recita nel film di Christopher Nolan "The Prestige" (con Hugh Jackman, Christian Bale, Michael Caine e Scarlett Johansson) interpretando Nikola Tesla. Ma non sono da dimenticare anche "L'uomo che cadde sulla Terra" (il suo primo film, del 1976), "Tutto in una notte" (1985, di John Landis), "Labyrinth" (1986), "Basquiat" (di Julian Schnabel, 1996, sulla vita di Jean-Michel Basquiat), "Il mio West" (dell'italiano Giovanni Veronesi, 1998), e il cameo in "Zoolander" (di Ben Stiller, 2001).


Gli ultimi anni
Bowie ha positivamente sconvolto gli anni '70, è sopravvissuto alla parentesi fatta di look degli anni '80, ma nei '90 ha trovato un decennio ostile nei suoi confronti. Negli decenni successivi pubblica tre dischi: "Heathen" (2002), "Reality" (2003), "The Next Day" (2013). Nel gennaio del 2016 esce il suo ultimo disco dal titolo "Blackstar".






Malato di cancro da oltre 18 mesi, muore a New York il 10 gennaio 2016, pochi giorni dopo aver compiuto 69 anni.